RITORNO ALLE ORIGINI

La Puglia si può lasciare, ma non per sempre.

Ovunque andiamo, portiamo con noi i suoi profumi, i suoi colori, ma soprattutto le tradizioni che abbiamo rispettato e che ci hanno fatto sentire a casa nei momenti più intimi.

Il designer Umberto Colasanto nel progettare la residenza privata si è ispirato proprio alle emozioni che muovono il cuore quando si vive il nostro territorio.

Dopo un’attenta conversazione con la committenza, si è pensato di continuare i colloqui in remoto e di lasciare all’estro del progettista l’esecuzione sia tecnica che stilistica, affidandogli l’immobile in un completo stato di abbandono.

Il progettista si è fatto guidare da cromie, moodboard e materiali che riportano ai canoni naturali del territorio pugliese: tempere naturali, legno, pietra e tessuti che ricordano l’incontro tra terra, mare e cielo.
In ogni spazio vige il rispetto per il luogo. Si è creato un incontro tra la bellezza del ricordo del passato e la quotidianità più armoniosa, più fresca, più trendy.

La residenza si sviluppa su due livelli: un primo piano di 52 mq e un piano mansardato di 23 mq accessibile da una terrazza.

Varcando il portone d’ingresso si è accolti da una longilinea scala in pietra naturale, illuminata da una calda luce continua integrata sotto il corrimano. Prima di entrare in casa, L’uccellino di Ingo Maurer ne dà il benvenuto.

La porta d’ingresso, ricorda la porta delle botteghe, ripristinata e riverniciata poi, proteggendo i segni felicemente consumati dalla sua anzianità.

Si entra a casa e le voltine catalane, per anni celate sotto l’intonaco, attirano l’attenzione. Sospeso al centro della stanza, un ampio lampadario progettato e realizzato dal designer  con la ruota in ferro di un vecchio carro, fasciata da una catena di luci tipica delle feste folkloristiche;sospeso,al centro della tavola che  abbraccia e unisce la famiglia.

Il parquet in rovere sbiancato, posato in uno schema studiato e attento a far quadrare ogni geometria della  stanza, fa da cornice alle cementine recuperate in fase di ristrutturazione dalla vecchia camera patronale e reinserite in un contesto più attuale.

Ai Colori pastello si contrappone la tempera profonda color mattone dei due moduli aggiuntivi che si innestano nello spazio facendone riconoscere la loro presenza.

Oltre la porta a scomparsa si nasconde il bagno,in cui l’uso del bicolore divide l’antibagno dalla zona sanitari, dove s'incontra a sorpresa la doccia in nicchia.

Due camere da letto, ognuna di loro con un riferimento geometrico a testiera del letto ed elementi di comfort, donano ad ognuno i propri spazi. 

Gli arredi, selezionati con cura da Ikea, donano luce, armonia e vitalità alla residenza.

I quadri parlano e le tende si muovono sinuosamente come se danzassero sulle note di Domenico Modugno.

Il recupero del secondo piano ha permesso una seconda area living, accolta da una terrazza bianca, in pietra e con i fichi d’India sul cornicione: un luogo dove scorgere il mare alla luce del sole.

Lo studio flat ricreato in mansarda risponde a tutti i comfort per essere vissuto in due:, senza rinunciare ad ospitare amici. Grazie ad arredi trasformabili e salvaspazio, sia di produzione che realizzati su misura, è stato possibile usufruire al meglio la metratura ridotta: la zona living diventa camera da letto; il tavolo con ribalte fa spazio a 2-6 persone e permette di adattare la misura del piano a tutte le esigenze; la cucina è dotata di tutte le funzioni; dietro l’amadio a muro si nasconde il luminoso bagno e si interseca la doccia in nicchia.
Tutto questo ha permesso di riportare alle origini i suoi clienti, una famiglia che risiede lontano, ma che torna a casa per tornare a viversi.
La committenza ha lasciato libera esecuzione al designer, il quale, dalla prima visita con i clienti alla consegna, si è impegnato a rendere la casa il più accogliente e confortevole possibile.
All’arrivo dei clienti la tavola era apparecchiata, i letti ben fatti, tutto era al proprio posto e insieme si è scoperta la nuova casa, stanza per stanza.


Umberto Colasanto in questo progetto non ha solo progettato, ha regalato l’emozione di rientrare a casa, in Puglia, e trovare tutto dove era stato lasciato, ma nuovo.

Caroline 

Il progettista

UMBERTO COLASANTO

Il fotografo

VITO CORVASCE