TAVERNA SFORZA , Castel Del Monte - Puglia

- Tags: casteldelmonte, tavernasforza, puglia, architettura, paesaggio

Taverna Sforza è un ristorante che affonda le sue radici nel lontano 1910 per volontà della famiglia Sforza; infatti Giovanni Sforza, cagionevole di salute, approdò a Castel del Monte, su consiglio del medico, per trascorrere giornate in totale riposo;
fu così che decise di realizzare un piccolo ristoro per coloro i quali fossero giunti ad ammirare lo spettacolo naturale della Murgia e l’originale Maniero di Federico II  di Svevia conosciuto come “Castel del Monte”.
Taverna Sforza diventa in pochissimo tempo una tappa obbligata non solo di visitatori locali ma anche di studiosi, uomini di cultura e dello spettacolo e di quanti venivano per rendere omaggio al Castello e alla cultura gastronomica del territorio.
Il 2016 segna l’anno della svolta della Taverna Sforza che, pur cambiando la proprietà, ha voluto mantenere lo stesso nome in quanto fortemente legato al territorio.
Ripensare e, quindi, riprogettare un luogo con una forte tradizione alle spalle non è stato semplice; il progetto parte dal presupposto che per innovare è necessario non dimenticare ma con la consapevolezza che essere eccessivamente rispettosi del passato, si corre il rischio di rallentare il percorso verso l’innovazione.
Un luogo che ha un forte legame con il passato e contestualmente con la storia deve, a mio avviso, acquisire una propria identità ben precisa, senza alcun riferimento con quanto lo circonda; qualsiasi riferimento con la storia (Castello) sarebbe stato impari ed inopportuno.
Nel progettare l’architettura esterna ho rispettato l’esistente epurandola dalle stratificazioni accumulate nel tempo che ne deturpavano i volumi. Per quanto riguarda la riprogettazione degli interni, ho preso le distanze da quanto ho trovato, ripensandoli in chiave contemporanea. Pur mantenendo, in linea di massima, le stesse funzioni, il mio progetto parte dallo studio di nuove atmosfere, utilizzando materiali che appartengono alla tradizione (pietra di Montecaccia che è presente all’interno del Castello).
Ho disegnato tutto ciò che potevo disegnare affidando le lavorazioni, ad abili artigiani locali che con maestria e dedizione hanno realizzato quanto disegnato.
Ho operato una selezione di lampade scelte nel  panorama della produzione qualificata internazionale. Importante è stato il ruolo della luce per ricreare le atmosfere volute. Il mio intento è stato quello di amalgamare colori, luci e profumi per ritrovare una identità domestica ed una intimità perduta. Il calore dei materiali, lo studio accurato della luce diventa un abbraccio di benvenuto per gli ospiti con il preciso intento di metterli a proprio agio.
Ho cercato di ricreare atmosfere senza tempo con il cuore al passato e lo sguardo proteso al futuro.

Francesco Mancini

 

Il progettista

Architetto Francesco Mancini

Il fotografo

Cosmo Laera